Parrocchia “S. Maria Assunta” – Gagliano – Catanzaro
Adorazione eucaristica comunitaria
all’Altare della Reposizione
Giovedì Santo – 28 Marzo 2024
Introduzione
L’Adorazione Eucaristica comunitaria inizia con il canto
Guida: Raccolti davanti l’Altare della Reposizione, uniamo i cuori e gli spiriti per una comunitaria adorazione a Gesù Eucaristia.
Il tema scelto per guidare la preghiera richiama la metafora secondo cui Gesù stesso si definisce “Pane della vita”.
Sulla bocca del forno c’è apposta la scritta in dialetto “Favoriti”, che significa “Favorite” e ripete il tipico invito calabrese, dalla fragranza domestica e dal sapore familiare, che si rivolge a una persona per invitarla ad accomodarsi, fare compagnia, sentirsi a casa e condividere quello che si sta mangiando.
Scrive mons. Giancarlo Bregantini nei suoi ricordi: “Da studente di teologia i miei superiori mi hanno mandato in Calabria. Inconsapevoli della lunghezza del viaggio lungo la strada non avevamo preso quasi nulla da mangiare e ci è venuta fame. La famiglia calabrese, che viaggiava accanto a noi, salita a Bologna, molto più saggia e molto più concreta, ha cominciato a estrarre il pane di casa, le olivette, la soppressata e lo scompartimento si è riempito di profumo, profumo di pane. Noi fingevamo di guardare il mare. Ad un certo punto questa mamma capì il nostro problema e preparò il pane non per il proprio figlio, ma prima di tutto lo preparò per noi e ce lo offrì dicendo ‘favorite, favorite’. E’ una parola bellissima. Io la sento come un parola centrale dell’Eucaristia. L’Eucaristia è il ‘favorite’ della vita, perché il Signore dice: “Prendete e mangiatene tutti”. Anni dopo, quando ero vescovo a Locri, ci occupammo di una chiesetta da ristrutturare. Un architetto geniale fece il tabernacolo con lo stesso volto del forno del pane delle campagne – rotondo, piccolino, dove si cuoce il pane o la pizza. Mi chiese cosa scrivere sopra e io suggerii un brano della Bibbia. Rispose che quelle parole andavano bene nelle cattedrali. Allora chiesi cosa avrebbe scritto lui, e mi rispose che si sarebbe potuto scrivere ‘favorite’, perché Gesù ha detto: Prendete e mangiatene tutti”.
Canto
Primo momento: La semina
Guida: L’adorazione eucaristica che stiamo iniziando seguirà il percorso della panificazione, dalla semina del grano, all’impasto, alla condivisione, facendoci guidare da alcune parabole di Gesù.
In questo primo momento faremo accompagnare la nostra riflessione dalla parabola dell’agricoltore che esce a seminare il buon grano. Ma non tutti i chicchi cadono sul terreno buono per produrre frutto.
Questa sera, proprio in questo momento, la misericordia di Dio si affaccia su questa chiesa per seminare la sua Parola di amore. Perché possa attecchire nei nostri cuori e portare frutti di pace, conforto, gioia e illuminazione, dobbiamo prima sgomberarli da tutto ciò che è di ostacolo: i sassi; e le spine.
1° Lettore: Parabola seminatore (Mt 13,3-9)
Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un’altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno.
Guida: Seguendo gli spunti di riflessione suscitati dalla parabola raccontata da Gesù, proseguiamo la preghiera silenziosa chiedendoci: Quali sono i sassi che stanno appesantendo il mio cuore in questo momento (inimicizie, liti, divisioni, vizi, peccati)? Quali sono le spine che potrebbero impedire alla parola di Gesù di germogliare in me stasera (pensieri, preoccupazioni, ansie)? Chiediamo a Gesù che ci aiuti a togliere via sia i sassi che le spine, per poter godere della sua presenza.
Silenzio di adorazione
Preghiera Responsoriale
Ripetiamo insieme: Purifica, Signore.
- I nostri cuori induriti dalle inimicizie.
- I nostri spiriti appesantiti dai vizi.
- I nostri animi soffocati dalle preoccupazioni.
Silenzio di adorazione.
Canto
Secondo momento: La mietitura
Guida: Perché il raccolto sia abbondante è necessario che ogni chicco di grano, caduto nel terreno, muoia. Con quest’immagine Gesù rivela il mistero profondo di quanto sta avvenendo in queste ore tra il Giovedì e il Venerdì santo.
La similitudine, tuttavia, illumina anche il nostro cammino di fede: Chi ama la propria vita la perde.
2° Lettore: Parabola chicco di grano (Giovanni 12,24-26)
In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà.
Guida: Facendo risuonare nei nostri cuori e nelle nostre menti le parole appena ascoltate, chiediamoci: Cosa che devo perdere la vita per vivere? Cosa devo perdere in me o di me? Cosa devo lasciare andare via? Quali sono i comportamenti sbagliati che in questo momento, davanti a Gesù eucaristia, m’impegno solennemente a far morire?
Silenzio di adorazione
Preghiera Responsoriale
Ripetiamo insieme: Aiutaci a far morire, Signore.
- I comportamenti sbagliati in famiglia.
- I modi di fare che ci allontanano dalle amicizie.
- Le scelte contrarie al tuo esempio di amore e perdono.
Silenzio di adorazione.
Canto
Terzo momento: L’impasto
Guida: Per produrre il pane, un buon pane, non basta la migliore farina, occorre unirla all’acqua, al lievito e a un pizzico di sale. Allo stesso modo, perché si sfornino buone azioni nella nostra giornata occorre che il frumento della parola di Dio sia impastato con l’acqua della preghiera, il lievito della benedizione e il sale della sapienza.
3° Lettore: Parabola lievito (Luca 13,20-21)
E di nuovo disse: A che cosa paragonerò il regno di Dio? Esso è simile al lievito che una donna ha preso e mescolato in tre misure di farina, finché sia tutta lievitata.
Guida: Guardando alla nostra vita concreta, e soprattutto alle scelte errate e ai comportamenti sbagliati che facciamo, chiediamoci: Qual è il grano con cui solitamente impasto le mie scelte (il pensiero di Dio o pensieri contrari a lui)? Quanto prego prima, durante, e dopo le mie azioni? Cosa devo cambiare in questo? Cosa dovrò fare perché il Signore benedica le cose che faccio e che dico? Dove, e da quali persone, posso attingere il sale della sapienza che mi potrà aiutare a conoscere il bene per me e gli altri?
Silenzio di adorazione
Preghiera Responsoriale
Ripetiamo insieme: Impasta le nostre vite, Signore.
- Con il grano della tua volontà, perché tutto ciò che facciamo sia nel bene e per il bene.
- Con l’acqua della preghiera, perché riceviamo da te luce, sostegno, forza e coraggio.
- Con il lievito della benedizione, perché ogni buona intenzione raggiunga il fine desiderato.
- Con il sale della sapienza, perché nel fare il bene non procuriamo male a noi o agli altri.
Silenzio di adorazione.
Canto
Quarto momento: La Condivisione
Guida: C’è un ingrediente nascosto, su cui ancora non abbiamo riflettuto, che rende il pane veramente speciale: la condivisione. Il profumo dell’altruismo, la fragranza della generosità, l’aroma della spartizione inebriano il cuore di Dio.
4° Lettore: La moltiplicazione dei pani (Giovanni 6,1-15)
Vedendo la folla Gesù disse ai suoi discepoli: “Fateli sedere”. C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto”.
Guida: Come Gesù ha insegnato: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”, proprio perché mentre spezziamo con gli altri il pane delle nostre miserie, il Signore vede i nostri cuori e riempie di benedizione i cesti delle nostre giornate. In questo momento di adorazione guardiamo dentro di noi in tutta sincerità e chiediamoci: Di cosa sono geloso? Cosa potrei condividere meglio? E con Chi? Quali esperienze di condivisione mi hanno riempito il cuore di gioia? Cosa propongo di cambiare da oggi in poi?
Silenzio di adorazione
Preghiera Responsoriale
Ripetiamo insieme: Accogli le offerte, Signore.
- Del tempo che condivideremo con chi è solo è triste.
- Del pane che spezzeremo con chi è bisognoso e affamato.
- Del sorriso che offriremo a chi è triste e disperato.
- Dei piccoli mezzi che regaleremo a chi è meno fortunato.
Silenzio di adorazione.
Canto
Quinto momento: Il pane del Cielo
Guida: Come suggerisce la scritta posta sul forno, è Gesù il vero pane di cui abbiamo bisogno per nutrire la fame di pace, amore, verità, giustizia e gioia. Lui continuamente invita a “favorire”, prendere di questo pane del Cielo e mangiarlo, facendolo diventare sangue del nostro sangue, respiro del nostro respiro.
5° Lettore: Parabola pane del cielo (Giovanni 6,30-35)
Dissero a Gesù: «Quale segno fai perché vediamo e possiamo crederti? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto». Rispose loro: «Non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete».
Guida: Nell’Eucaristia Gesù si dona a noi come nutrimento del cuore affamato di pace e amore; farmaco dello spirito ammalato di tristezza e disperazione; antidoto contro i morsi del male e della cattiveria. In quest’ultimo momento di adorazione ringraziamo il Signore per un dono così grande, chiedendoci: Come vivo il rapporto con Gesù Eucaristia? Come mi dispongo davanti al tabernacolo? In quale stato il mio spirito riceve l’eucaristia? Cosa m’impedisce di fare la comunione frequentemente?
Silenzio di adorazione
Preghiera Responsoriale
Ripetiamo insieme: Grazie, Signore Gesù.
- Per il dono dell’Eucaristia, attraverso cui doni amore al nostro cuore.
- Per il dono dell’Eucaristia, attraverso cui doni speranza alla nostra disperazione.
- Per il dono dell’Eucaristia, attraverso cui doni gioia alla nostra tristezza.
- Per il dono dell’Eucaristia, attraverso cui doni luce al nostro buio.
Silenzio di adorazione.
Canto
Conclusione
Guida: Siamo giunti alla fine di questa preghiera comunitaria. Stasera e tutta la giornata di domani Gesù sarà ancora qui a dirci “favorite”, accomodatevi, fatemi compagnia, sentitevi a casa e condividete la mia benedizione. Portiamo con noi il profumo di questa preghiera e il gusto dello stare insieme al Signore. Soprattutto portiamo con noi i buoni propositi e le promesse che abbiamo fatto a Gesù, custodendoli nel nostro cuore, facendo attenzione che “nulla vada perduto”.
Benedizione finale.
Canto